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La nuova complessa raccolta di Fornaretto Vieri ha come punto di partenza quel 'tempo del mito' in cui l'autore viveva fasciato dalle premure di un ambiente familiare perfetto. Attraversa, quindi, la poesia, l'amore, l'arte, la storia, la quotidiana vita che il tempo ritma in notti e giorni più o meno tramati d'ansie e di speranze, la fede, e una Natura stravolta dall'incuria umana, ma pur sempre, per grandiosità e meraviglia, immensamente superiore all'uomo, e soprattutto orientata da e verso Dio. Nove stazioni di una rigorosa struttura conducono l'io dall'ovattato incanto dell'infanzia al multiforme, complesso e quasi inafferrabile incanto del cosmo, con i suoi infiniti mondi e matematici segreti. Oltre alla musicale signoria su un endecasillabo sempre fluente e qua e là solenne, spicca innanzitutto l'ampiezza di compasso del lessico di riferimento. Vieri conosce il cosmo e la natura ed è abilitato a esplorarne poeticamente i segreti perché ne domina le parole che ne definiscono gli aspetti, si tratti di animali e piante, di oggetti d'uso, o di principi e cardini delle speculazioni teologiche e scientifiche. (Dall'introduzione di Alessandro Fo)